L’osteopatia pediatrica e la suzione del neonato

La suzione è uno dei riflessi più importanti per il neonato, essenziale per garantire un adeguato apporto calorico fin dai primi giorni di vita. Tuttavia, in alcuni casi, i bambini possono manifestare difficoltà durante la poppata, con conseguenze negative sul loro sviluppo e sulla tranquillità dei genitori. L’osteopatia pediatrica propone un approccio naturale e non invasivo al trattamento di queste problematiche e al miglioramento della salute complessiva del bambino.

Nel nostro articolo esploreremo a fondo cosa fa l’osteopata per bambini e in che modo può intervenire sui disturbi della suzione e le difficoltà nell’allattamento.

Indice

1. La suzione del neonato, un meccanismo naturale

Il riflesso di suzione è uno dei primi meccanismi naturali che il neonato mette in atto subito dopo la nascita. Questo riflesso gli consente di nutrirsi sia attraverso l’allattamento al seno sia tramite il biberon e svolge un ruolo importantissimo per una sana crescita e un corretto sviluppo. La suzione coinvolge una complessa coordinazione tra i muscoli della bocca, della lingua e del viso, unitamente alla respirazione e alla deglutizione. Un corretto funzionamento di tutti questi elementi permette al piccolo di alimentarsi senza difficoltà e assicurarsi il giusto apporto di nutrienti. Di solito sono necessari circa 30 giorni dalla nascita per maturare un attaccamento al seno funzionale e una suzione armonica.

Il funzionamento perfetto della suzione

Nelle prime settimane di vita il neonato deve apprendere come ottimizzare il movimento della bocca e della lingua per attaccarsi correttamente al capezzolo o alla tettarella. Le labbra devono essere ben sigillate intorno al seno o al biberon e la suzione deve avvenire in modo ritmico e continuo, al fine di favorire un buon flusso di latte. Inoltre, è fondamentale che il neonato sia in grado di sincronizzare la suzione con la deglutizione e la respirazione per evitare problemi come il soffocamento o l’ingestione di aria. Se questo processo funziona in modo fluido, non solo il bebè si nutre in maniera ottimale, ma viene favorito anche il legame emotivo con la madre durante l’allattamento.

2. Disturbi di suzione del neonato, cause e sintomi

Nonostante la suzione sia un processo istintivo, possono insorgere difficoltà che interferiscono con la capacità del neonato di nutrirsi adeguatamente. I disturbi possono manifestarsi in vari modi e avere diverse cause. Tra i principali segnali che indicano un problema troviamo:

  • attaccamento inefficace. Il neonato non riesce a mantenere una presa stabile sul capezzolo o sulla tettarella, provocando un continuo distacco;
  • difficoltà a mantenere il ritmo. Il bambino si stanca rapidamente durante la poppata o fa pause frequenti, con conseguente riduzione dell’apporto di latte;
  • dolore per la madre. Se il bambino non si attacca correttamente al seno, la madre può avvertire dolore o fastidio durante l’allattamento, il che potrebbe portare a una riduzione della produzione di latte e alla formazione di ragadi;
  • crescita lenta o insufficiente. Una suzione inefficace può ridurre l’apporto calorico, con conseguenze negative per lo sviluppo del bambino.

Quando il neonato non riesce a succhiare?

Le cause di questi disturbi possono essere varie. Tra le più comuni troviamo il frenulo linguale corto, una condizione anatomica in cui il frenulo, la sottile membrana che collega la lingua al pavimento della bocca, è troppo corto. Ciò limita il movimento della lingua e impedisce la corretta esecuzione dei movimenti necessari per una perfetta suzione. Quando invece ci si accorge che il bebè preferisce un seno rispetto all’altro, il motivo potrebbe essere il torcicollo miogeno. Traumi o tensioni muscolari e articolari dovuti a un parto difficoltoso o a un mal posizionamento durante la gravidanza possono a loro volta generare disturbi. Anche lo stress e l’ansia possono giocare un ruolo importante, influenzando la capacità del neonato di nutrirsi con serenità.

Quando si perde il riflesso di suzione?

Se si sfiora leggermente l’angolo della bocca di un neonato egli la apre per prepararsi immediatamente a succhiare il latte. Il riflesso di suzione, chiamato anche riflesso di Epstein, che è presente fin dalla nascita, tende a diminuire gradualmente intorno ai 4-6 mesi di vita. In quella fase il bambino inizia a sviluppare nuove competenze, come il controllo dei movimenti della bocca e la capacità di mangiare cibi solidi.

3. Come correggere la suzione del neonato?

La correzione dei disturbi di suzione richiede spesso un approccio multidisciplinare. Oltre all’intervento osteopatico, potrebbe essere utile consultare una consulente per l’allattamento che supporti la madre a migliorare la tecnica di attaccamento del bambino. Nei casi più complessi, un logopedista specializzato può intervenire per migliorare la funzione motoria della bocca e della lingua.

Attraverso un intervento combinato, è possibile correggere molti dei problemi che ostacolano una corretta suzione e garantire al bambino una nutrizione adeguata.

4. I benefici dell’osteopatia pediatrica

L’osteopatia pediatrica è una disciplina che si focalizza sul trattamento manuale di pazienti in età neonatale e pediatrica tramite l’utilizzo di tecniche non invasive, con lo scopo di promuovere l’equilibrio e il benessere del corpo. Nel caso dei disturbi di suzione, l’osteopata neonatale interviene lavorando su eventuali tensioni e disfunzioni che potrebbero ostacolare il corretto funzionamento dei muscoli coinvolti nella suzione.

Durante il parto, il neonato subisce notevoli pressioni che possono influire sulla mobilità delle ossa del cranio e del collo. Queste tensioni possono manifestarsi in difficoltà:

  • nella corretta apertura della bocca,
  • nell’esecuzione dei movimenti della lingua;
  • nel coordinare la suzione con la deglutizione e la respirazione.

Tra i principali benefici dell’osteopatia pediatrica per i disturbi di suzione possiamo elencare:

  • riequilibrio delle strutture cranio-mandibolari;
  • miglioramento della mobilità cervicale;
  • coordinazione respiratoria.

Cosa fa l’osteopata pediatrico?

L’osteopata pediatrico, tramite un’accurata valutazione e un’anamnesi completa, individua disfunzioni a livello craniale, mandibolare o cervicale che potrebbero interferire con il riflesso di suzione. L’intervento è di natura biomeccanica e si concentra sul rilassamento delle strutture muscolari e articolari coinvolte, al fine di migliorare la mobilità e favorire una suzione più efficace. La pratica maggiormente utilizzata consiste nelle manipolazioni leggere su specifiche aree del corpo del neonato:

  • il cranio è particolarmente malleabile e può subire compressioni durante il parto. L’osteopata applica leggere pressioni per facilitare il rilassamento delle ossa craniali;
  • tensioni nel collo possono influire negativamente sulla suzione. L’osteopata lavora per migliorare la mobilità e ridurre eventuali disfunzioni articolari;
  • l’area del torace è importante per la respirazione e il corretto movimento del diaframma è fondamentale per una suzione efficace.

5. Quando portare il bambino dall’osteopata?

Molti genitori si chiedono quando sia opportuno rivolgersi a un osteopata pediatrico per il proprio bambino. In generale, è consigliabile programmare una visita osteopatica se:

  1. il neonato mostra difficoltà a succhiare o attaccarsi al seno,
  2. il bambino si stacca frequentemente durante l’allattamento o sembra stancarsi troppo velocemente,
  3. la madre avverte dolore durante l’allattamento, sintomo di una suzione non corretta,
  4. il bambino ha subito un parto traumatico o prolungato che potrebbe aver causato tensioni muscolari o articolari. Nel caso di un parto operativo (ventosa, forcipe, utilizzo di manovre specifiche come quelle di trazione sulla testa fetale) si consiglia una visita appena possibile, anche a 1-2 settimane dalla nascita. Nel caso di parto cesareo sarebbe meglio non aspettare oltre le 2-3 settimane,
  5. si sospetta la presenza di frenulo linguale corto o altre anomalie anatomiche.

Inoltre, sarebbe bene effettuare una visita a 1 mese dalla nascita in caso di parto naturale, anche in assenza di particolari sintomi, con scopo preventivo, al fine di garantire un corretto sviluppo del neonato.

Le aree di intervento dell’osteopatia pediatrica

L’osteopata neonatale rappresenta un supporto efficace e delicato per affrontare i problemi di suzione nei neonati. Con un intervento tempestivo, è possibile aiutare il bambino a nutrirsi in modo efficace, favorendo una crescita sana e armoniosa. Inoltre, con l’osteopatia pediatrica è possibile trattare il neonato nei casi di:

  • plagiocefalie (asimmetrie del cranio e della faccia),
  • torcicollo miogeno,
  • otiti ricorrenti,
  • sinusiti ricorrenti,
  • malocclusioni,
  • reflusso gastrico,
  • coliche addominali.