Dolore alla spalla sinistra o destra, cosa fare?

Il dolore alla spalla affligge molte persone e rende difficile eseguire anche le semplici azioni di ogni giorno. Può dipendere da diversi fattori e si tratta di una problematica che colpisce un complesso di articolazioni, tendini e muscoli.

La spalla è composta da più elementi che devono funzionare correttamente per consentire il movimento del braccio e la corretta mobilità dello stesso, purtroppo però tale regione è molto esposta a infortuni anche di tipo grave. In questo articolo approfondiamo quali sono le caratteristiche che la rendono fragile e come intervenire in caso di sofferenza.

Indice

1. Come si manifesta il dolore alla spalla

Il dolore alla spalla sinistra o destra è una problematica comune che affligge diverse persone, specialmente gli anziani e gli adulti, con maggiore incidenza fra le donne. Il complesso di elementi che forma la spalla consente un movimento ampio del braccio ma a volte non tutto va come dovrebbe e le cause di ciò possono essere diverse.

Per lo più si possono verificare lesioni ai tendini della cuffia dei rotatori, una struttura di muscoli e tendini che serve per garantire la stabilità della spalla e permettendo anche il movimento della stessa.

Quando il dolore alla spalla deve preoccupare? Non è difficile individuare una spalla in sofferenza e differenziare il dolore fisso da quello temporaneo. I sintomi da non sottovalutare sono:

  • dolore localizzato;
  • movimenti limitati;
  • gonfiore;
  • atrofia della muscolatura;
  • indolenzimento generale dell’area.

Cause delle lesioni alla cuffia dei rotatori

Solitamente, i tendini che compongono la cuffia dei rotatori maggiormente interessati da infiammazioni sono il tendine del sovraspinoso e il capolungo del bicipite bachiale.

Queste lesioni sopraggiungono in seguito a movimenti scorretti ripetuti nel tempo come il sollevamento di carichi troppo pesanti ma anche piccole azioni quotidiane svolte in modo sbagliato, specialmente se eseguiti sopra l’altezza delle spalle. Questo potrebbe suggerire l’insorgenza delle lesioni in persone troppo attive, invece è possibile anche in coloro che sono più sedentari.

Le lesioni ai tendini della cuffia possono comparire anche se si pratica sport. Si differenziano in parziali se il tendine non si lacera del tutto e totali se c’è invece una rottura completa dello stesso.

2. Come è fatta la spalla

La spalla è formata da strutture ossee, muscoli, tendini, zone cartilaginee e borse sinoviali. Guardando attentamente le varie sezioni, troviamo:

  • l’articolazione scapolo-omerale formata da scapola e omero;
  • l’articolazione acromion-claveare formata da scapola e clavicola;
  • l’articolazione scapolo-toracica formata da scapola e torace;
  • la capsula articolare, ovvero un rivestimento di tessuto connettivo che stabilizza l’articolazione;
  • la cuffia dei rotatori, formata da muscoli con i rispettivi tendini; nello specifico sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo, sottoscapolare;
  • il tendine capo lungo del bicipite;

l’acromion, cioè la porzione di scapola più esterna e più alta.

3. Le cause del dolore alla spalla

A cosa è dovuto il dolore alla spalla? Questa problematica colpisce specialmente la fascia d’età che va dai 40 ai 70 anni e nella maggior parte dei casi, come abbiamo visto, è dovuta a patologie della cuffia. In percentuale minore, il dolore può essere causato da:

  • debolezza a livello della muscolatura pericapsulare;
  • problemi alle due principali articolazioni della spalla, ovvero quella gleno-omerale e quella acromio-clavicolare;
  • dolore derivante da discopatie o radiocolopatie cervicali, che causano una compressione delle radici nervose che costituiscono poi i nervi che irradiano alla spalla.

Si possono verificare anche più condizioni che si sovrappongono e creano molta difficoltà nei gesti quotidiani.

Patologie che coinvolgono le articolazioni della spalla

Tra le patologie che si possono riscontrare nell’articolazione della spalla una della più comuni è l’artrosi che è correlata all’avanzamento dell’età (anche se ci possono essere casi di artrosi giovanile). Altre cause sono il tipo di movimento lavorativo, sportivo e di vita quotidiana. Nei soggetti giovani si potrebbe riscontrare una condizione di capsule adesiva, chiamata anche spalla congelata. Si tratta di un fastidio che limita il movimento articolare in tutte le direzioni.

Tale patologia si verifica successivamente all’immobilizzazione della spalla per un lungo periodo di tempo ma può sopraggiungere anche senza una specifica causa.

Ci sono alcuni fattori che possono esporre il soggetto alla formazione del dolore o comunque di un forte fastidio alla spalla, ad esempio:

  • sollevamento di pesi eccessivi con una scorretta tecnica di movimento;
  • movimenti errati ripetuti,
  • indebolimento dei muscoli della cuffia dei rotatori legata all’età;
  • storia di interventi chirurgici alla spalla;
  • diabete;
  • immobilizzazione prolungata dell’articolazione;
  • patologie muscolo-scheletriche;
  • traumi pregressi e infortuni non curati adeguatamente.

Correlazioni fra cause e sintomi

Per individuare la causa del dolore alla spalla bisogna considerare diversi fattori come la localizzazione del dolore, il tipo di dolore e il suo comportamento in base al movimento. Ad esempio:

  • il formicolio può far pensare ad una compressione neurologica che può avvenire, ad esempio, a livello cervicale ma anche lungo il decorso del nervo stesso, ad esempio a livello ascellare;
  • la presenza di click o rumori articolari nel movimento possono far pensare ad un’instabilità della spalla o a uno squilibrio della muscolatura scapolare;
  • il dolore in zona anteriore può far pensare ad un interessamento del capo lungo del bicipite;
  • il dolore in movimenti attivi e passivi sopra il livello della spalla può essere indicatore di una borsite o di un impingement acromion-claveare;
  • il dolore che tende a migliorare col movimento può indicare una lieve problematica muscolare;
  • l’aumento di dolore durante la notte può essere indicativo di una problematica infiammatoria;
  • la comparsa di un dolore improvviso, intenso e invalidante può essere associata ad una frattura ossea, lussazione articolare o lesione tendinea.

Chiaramente ogni ipotesi deve essere verificata tramite un’accurata anamnesi ed esame obbiettivo, eventualmente associata ad esami strumentali e specialistici approfonditi per capire l’origine del problema e agire miratamente.

4. Come curare il dolore alla spalla

Come possiamo intervenire per curare l’indolenzimento alla spalla? Nella maggior parte dei casi è sufficiente una visita medica per indicare la diagnosi e quindi il rimedio. In alcune situazioni invece occorrono indagini diagnostiche più approfondite, come:

  • radiografia;
  • risonanza magnetica;
  • ecografia

La terapia conservativa consiste nella gestione del dolore nella fase acuta tramite la fisioterapia con l’utilizzo di terapia manuale e strumentale come la Tecarterapia, eventualmente associata ad una terapia farmacologica indicata dal medico. Integrando con l’osteopatia si lavora sul miglioramento della meccanica del movimento. Infine, aggiungendo la chinesiologia, si riabilita il movimento e si prevengono le recidive.

Nei casi più gravi potrebbe essere necessario un intervento chirurgico, da stabilire in seguito a una visita medica specialistica. Se il dolore è intenso il medico può valutare l’utilizzo di infiltrazioni di antinfiammatori e/o antidolorifici, infine, se l’origine del problema è dovuta ad anomalie nell’anatomia della spalla, si può decidere di intervenire chirurgicamente.

Il riposo e la sospensione delle attività che usurano la spalla, sono i migliori rimedi nell’immediato. Tuttavia l’assenza totale di movimento non va bene, anzi occorre riabilitare la spalla al corretto movimento e per questo sono raccomandati trattamenti di fisioterapia e ginnastica riabilitativa.